CAPSUS A “FA’ LA COSA GIUSTA” PER PARLARE DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE


PRESENTATO ANCHE IL PROSSIMO APPUNTAMENTO A FESTAMBIENTE: AGROECOLOGIA E RINNOVABILI SARANNO AL CENTRO DELLA KERMESSE AMBIENTALISTA ESTIVA

Questo pomeriggio, nell’ambito di “Fa’ la cosa giusta” a Milano (Piazza di Terre di Mezzo), Legambiente ha promosso la discussione sui temi del Green Deal agroalimentare europeo, con un tema – L’agroecologia dal campo alla tavola– che richiama fortemente la strategia europea ‘From Farm to Fork’ e i suoi obiettivi, tanto richiesti dai consumatori quanto avversati dall’agroindustria.    

     
La discussione si è svolta nell’ambito del progetto CAPSUS – the Common Agricultural Policy toward SUStainability, finanziato dal programma IMCAP dell’Unione Europea. All’iniziativa hanno partecipato: Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente; Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia; Damiano Di Simine, coalizione “Cambiamo agricoltura”; Stefano Bocchi, presidente Associazione italiana agroecologia; Maurizio Gritta, presidente Cooperativa Iris Bio; Tommaso Carioni, amministratore delegato azienda agricola Carioni.


Al centro della discussione le modalità attraverso le quali riuscire a fare in modo che la transizione agroecologica sia davvero realtà, anche attraverso una corretta e tempestiva applicazione dei dispositivi normativi previsti dall’Ue. Spazio anche al racconto di Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che nel mese di agosto ospiterà una delle prossime conferenze del progetto CAPSUS.


“Parlare di agroecologia a Fa’ la cosa giusta – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente e Senior Expert del progetto CAPSUS – è un’occasione eccellente per accendere nuovamente i riflettori su un tema cruciale per la transizione ecologica. Come ben sappiamo, l’agricoltura è, in quota parte, causa della crisi climatica in atto. Può, però, essere anche parte della soluzione, se decidessimo, tutte e tutti, di lavorare affinché il suo impatto sull’ecosistema fosse minore, a partire dall’abbattimento degli input chimici, idrici ed energetici. Con il progetto CAPSUS ci poniamo l’obiettivo di aumentare il livello di conoscenza sui benefici della Politica Agricola Comune in ambito socio-economico e ambientale e di promuovere il consumo sostenibile, in particolare tra i giovani che vivono nelle aree urbane. Lo facciamo di tappa in tappa, di città in città, di conferenza in conferenza, per fare in modo che il coinvolgimento su questi temi sia massimo e trasversale. Oggi a Milano – ha proseguito -, abbiamo avuto modo di parlarne, tra gli altri, con realtà che della sostenibilità dal campo alla tavola hanno già fatto una costante, a dimostrazione che le buone pratiche sono il miglior modo per rendere i principi dell’agroecologia concretamente realizzabili. Da questo punto di vista, risulta fondamentale rispettare i target previsti dalle strategie europee Farm to fork e Biodiversità 2030 che prevedono obiettivi significativi in termini di riduzione della chimica e tutela della biodiversità: 50% di pesticidi in meno e il 10% di aree ad alta biodoiersità in più entro il 2030. 


“La transizione agroecologica è un’opportunità che deve stare al centro della Politica Agricola per una regione come la Lombardia, di gran lunga la prima regione italiana per contributo alle emissioni climalteranti ed inquinanti dell’agricoltura, a causa dell’incontrollata crescita del settore della zootecnia intensiva, di cui la Lombardia esprime la leadership produttiva nazionale. Sviluppare un settore agricolo più resiliente, differenziato nelle produzioni, e sostenibile, significa rendere l’agricoltura lombarda un alleato nella lotta agli inquinamenti, ma anche avvicinare la produzione agricola alla domanda espressa dai consumatori lombardi: un’opportunità per migliorare la qualità del cibo, ma anche le garanzie di reddito per i coltivatori. Purtroppo, non è questa la direzione fino ad ora assunta dal nuovo piano nazionale della PAC, troppo proteso a tutelare le rendite di posizione, anziché a sostenere l’innovazione di sistema” ha sottolineato Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia


L’evento può essere rivisto sui canali Facebook “Capsus” e “Legambiente Agricoltura”.


Allo stand di Legambiente durante Fa’ la Cosa Giusta! presentata anche Festambiente che avrà luogo dal 3 al 7 agosto a Rispescia, in provincia di Grosseto.


“Tra i prossimi appuntamenti con CAPSUS in ambito fieristico ci sarà anche Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che ogni anno organizziamo sotto il cielo della Maremma. Dal 3 al 7 agosto, in occasione della manifestazione approfondiremo i temi relativi alla corsa verso le rinnovabili che il conflitto in Ucraina ha dimostrato – qualora ce ne fosse stato bisogno – essere le uniche vere alternative per accompagnare il nostro Paese e l’intera Europa verso l’autonomia energetica. Per consentire alle visitatrici e ai visitatori che passeranno da Festambiente di comprendere pienamente l’importanza della transizione e la necessità di un forte impulso e investimento sulle energie alternative, allestiremo uno spazio interamente dedicato alle rinnovabili, che si aggiunge a quelli dell’agroecologia, dell’economia circolare e delle aree protette. Il padiglione – ha concluso – avrà l’obiettivo di spiegare quanto sia necessario cambiare stili di vita, realizzare comunità energetiche in tutta la penisola e produrre energia in modo pulito, anche a partire dall’agrivoltaico che consente di coniugare in termini sinergici il fotovoltaico con la coltivazione agricola, senza consumare suolo. Anche il padiglione dedicato all’ agroecologia vedrà la presenza dei principali attori del settore alimentare che hanno scelto di ridurre fortemente gli input negativi e la chimica, contribuendo in maniera incisiva ad affrontare la crisi climatica e a promuovere un sistema del cibo basato su qualità e salubrità” ha aggiunto Angelo Gentili.

Il progetto Capsus – the Common Agricultural Policy toward SUStainability, finanziato dal programma IMCAP dell’Unione Europea, ha l’obiettivo di aumentare il livello di conoscenza sui benefici della Politica Agricola Comune in ambito socio-economico e ambientale e di promuovere il consumo sostenibile in particolare tra i giovani che vivono nelle aree urbane.

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