CAPSUS A FESTAMBIENTE 2022: ANCHE IL GOVERNO IMPEGNATO PER LA TRANSIZIONE DAL CAMPO ALLA TAVOLA

Giovedì 4 agosto alle ore 19:30, presso il palco dibattiti di Festambiente, la manifestazione nazionale di Legambiente che ogni anno si svolge in Maremma, a Rispescia (Gr), protagonista anche il progetto Capsus con l’iniziativa “Agroecologica circolare, PAC 2023-2027 e buone pratiche di innovazione per lo sviluppo sostenibile” a cui ha partecipato da remoto anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli olre a: Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente; Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente agricoltura e senior expert progetto Capsus; Gianpaolo Vallardi, Presidente Commissione agricoltura del Senato; Susanna Cenni, vicepresidente Commissione agricoltura della Camera; Angelo Frascarelli, presidente ISMEA; Arturo Santini, presidente Alce Nero; Claudio Gallerani, Presidente COPROB; Dora Iacobelli, direttrice Area progetti e formazione Coopfond e CdA Gruppo Bonterre; Francesco Pugliese, direttore Ricerca e sviluppo Bonifiche Ferraresi; Giovanni Zucchi, AD Oleificio Zucchi; Giulio Romagnoli, AD Romagnoli F.lli spa; Maria Grazia Mammuccini, presidentessa FederBio; Nicola Bertinelli, presidente Consorzio Parmigiano Reggiano; Roberta Fileni, presidente del gruppo Fileni; Sonia Ricci, direttrice Agrinsieme. A coordinare l’evento Francesco Loiacono, direttore de La Nuova Ecologia.

“Legambiente si caratterizza per le sue proposte: un aspetto non banale, quello di non vedere solo l’orizzonte ma anche i percorsi, dato che la concretezza deve impregnare tutte le azioni di chi si occupa di dare risposte alle mutevoli esigenze delle persone, nel rispetto dell’ambiente che ci circonda. Tre le parole dell’agricoltura del futuro: educazione, per avere futuri consumatori attenti; innovazione, con tecniche e tecnologie avanzate già a disposizione per consentire un uso minore della chimica e della risorsa idrica in agricoltura e politiche di incentivo per investimenti e accesso al settore tecnologico a tutte le aziende agricole; formazione, e a tal proposito nella nuova PAC ci sono risorse per formare imprenditori e lavoratori del mondo agricolo – ha dichiarato il ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli – Il percorso fatto in questi 18 mesi non può che essere graduale, con l’obiettivo di alzare l’asticella: nella PAC approvata, sono stati introdotti importanti elementi di novità e strumenti di accompagnamento a un percorso virtuoso; sul biologico, in particolare, non potevamo fare di meglio. Le risorse non sono tutto, tanto si gioca sul piano d’azione: fondamentale far penetrare nel mercato il prodotto biologico. Sul tema energetico – ha proseguito il ministro – lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili è l’unico percorso possibile: prima possibile bisogna sviluppare la sperimentazione in campo agrivoltaico, per dare indicazioni a investitori e imprenditori agricoli e arrivare a un incentivo con una fascia di percentuale molto più alta – l’Europa in questo senso è un po’ miope nel limitarci – che deve essere il più ampio possibile per un vero percorso d’indipendenza energetica. Sul tema benessere animale – ha concluso Patuanelli – il testo del decreto che costruisce il sistema di qualità benessere animale era troppo poco ambizioso, il nostro ministero ha chiesto di avere più livelli di certificazione. Ci sono state rivolte critiche che dicono che si continua a incentivare modello intensivo, ma serve alzare l’asticella pian piano, per consentire un salto di qualità per tutti, anziché per pochi allevatori italiani. Auspicabile un tavolo per la zootecnia sul benessere animale e sull’impatto ambientale di un settore che vale decine di miliardi”. 

“Non esiste una vera transizione ecologica, se non viene coinvolto anche il mondo dell’agricoltura, che ovviamente è una delle prime vittime di emergenza climatica e siccità – ha dichiarato aggiunto Angelo Gentili. Come tutti i settori produttivi del Paese, anche quello agricolo deve ridurre le emissioni climalteranti. Oggi, esistono tutte le soluzioni tecnologiche per poterlo fare. Realizzare digestori anaerobici per produrre biometano dagli scarti agricoli o dai reflui zootecnici e impianti fotovoltaici sui tetti e sui terreni agricoli con il moderno agrivoltaico, che integra la produzione agricola con quella di elettricità dal sole, deve essere una priorità per tutte le aziende agricole. Alle istituzioni nazionali e regionali il compito di procedere speditamente all’autorizzazione dei progetti che vanno in questa direzione per ridurre il peso delle bollette energetiche sui bilanci aziendali e le emissioni di gas serra di tutto il settore. Solo così si passerà dalle parole ai fatti concreti sulla riconversione ecologica dell’agricoltura”. 

Il progetto Capsus – the Common Agricultural Policy toward SUStainability, finanziato dal programma IMCAP dell’Unione Europea, ha l’obiettivo di aumentare il livello di conoscenza sui benefici della Politica Agricola Comune in ambito socio-economico e ambientale e di promuovere il consumo sostenibile in particolare tra i giovani che vivono nelle aree urbane

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